Fill-Up - Coaching Per Apprendisti

Generazione Z: opportunità o sfida per il futuro delle aziende?

Scritto da Sara Rossini | 14 nov 2024

Negli Stati Uniti, un recente studio di Intelligent.com ha rilevato che una azienda su sei è riluttante ad assumere giovani della Generazione Z, considerati spesso carenti di competenze trasversali essenziali. In Europa, anche il turnover giovanile nei primi anni di lavoro è significativo, superando il 40% entro il primo anno. Più del 30% delle aziende segnala la necessità di investire in formazione aggiuntiva per colmare le lacune comportamentali e relazionali di questi giovani. Le aziende che formano apprendisti si trovano così ad affrontare sfide complesse, dove il problema non riguarda solo le competenze tecniche, ma soprattutto il “saper essere”, fondamentale per una reale integrazione nelle dinamiche aziendali. Tuttavia, per le aziende che scelgono di affrontare queste difficoltà, si apre anche un’opportunità preziosa: formare giovani apprendisti, valorizzando i loro punti forti, per trasformarli in professionisti pronti a contribuire con efficacia agli obiettivi aziendali.

In questo contesto, diventa fondamentale per le aziende ripensare la propria struttura interna e ridefinire l’approccio verso tutto il capitale umano. Adattare la cultura organizzativa per rispondere alle nuove aspettative dei lavoratori, valorizzare il contributo delle giovani generazioni e integrare percorsi di crescita per tutti i dipendenti può trasformare una sfida complessa in un’importante opportunità per evolversi e consolidare la propria posizione sul mercato. In un mondo del lavoro in rapido cambiamento e con una cronica carenza di personale qualificato, la capacità di attrarre, formare e trattenere talenti appartenenti a diverse generazioni non è più solo un vantaggio competitivo, ma una necessità per la sopravvivenza e la crescita aziendale.

La Generazione Z e il gap di aspettative

La Generazione Z è cresciuta in un contesto di innovazione tecnologica rapida e cambiamenti socio-culturali, sviluppando valori e attitudini diverse dalle generazioni precedenti. Questo distacco generazionale si riflette sul lavoro, dove molti giovani sono abituati a un mondo di risposte immediate e desiderano un feedback costante, il che può entrare in conflitto con le dinamiche aziendali. Inoltre, il contesto digitale, che spesso semplifica i processi, può lasciare i giovani impreparati ad affrontare problemi complessi e incerti. La Generazione Z porta però anche una forte attenzione verso valori personali e sostenibilità, aspetti che rappresentano un’opportunità per le aziende che sappiano far leva su questi ideali.

Un giovane motivato, che percepisce il proprio lavoro come allineato ai propri valori, è infatti più incline a impegnarsi e crescere all’interno dell’organizzazione. Tuttavia, quando le pratiche aziendali non rispondono alle loro aspettative di significato, questi giovani possono provare frustrazione. Come possiamo allora sviluppare percorsi di crescita che aiutino questi professionisti a trasformare il loro desiderio di valore in contributi positivi per l’azienda?

Sviluppare le competenze trasversali: un’opportunità strategica

Per preparare i giovani a inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro, è necessario un percorso formativo che sviluppi le competenze trasversali, andando oltre il “saper fare” e includendo il “saper essere”. La capacità di ricevere feedback costruttivo, la resilienza di fronte all’incertezza e l’abilità di integrare i propri valori nel contesto lavorativo sono elementi chiave per una carriera di successo e per una sana integrazione nei team aziendali.

Le aziende hanno l’opportunità di trasformare l’entusiasmo della Generazione Z in risorse preziose, formando giovani che siano non solo tecnicamente preparati, ma anche dotati delle soft skills necessarie per affrontare il futuro. Un giovane ben guidato sarà un professionista che saprà evolversi, affrontare sfide e contribuire con responsabilità agli obiettivi aziendali. In questo modo, le aziende non solo formano nuovi talenti, ma costruiscono un capitale umano che, nel lungo termine, garantisce stabilità e crescita.

L’Investimento a lungo termine nelle risorse umane

Investire nella formazione dei giovani apprendisti non rappresenta solo una responsabilità sociale, ma una strategia vincente per le aziende. I giovani che acquisiscono il giusto approccio e comportamento diventano risorse affidabili e capaci di apportare valore nel lungo periodo. Avere professionisti preparati e dotati delle competenze trasversali significa creare un ambiente di lavoro armonioso e produttivo, in cui le risorse umane contribuiscono attivamente alla crescita aziendale.

Le aziende che scelgono di investire in questo tipo di formazione dimostrano lungimiranza e responsabilità, costruendo la propria reputazione come luoghi in cui il talento viene valorizzato. In un mercato sempre più competitivo, saper integrare e sviluppare i giovani, affiancando a questo processo un rinnovato approccio alla valorizzazione del capitale umano a tutti i livelli, può fare la differenza tra un’organizzazione in crescita e una destinata a rimanere indietro.