Fill-Up - Coaching Per Apprendisti

L'attitudine fa la differenza

Scritto da Sara Rossini | 26 set 2023

Il mondo del lavoro è un luogo competitivo sia per chi è già professionista che per i giovani che stanno seguendo un apprendistato. Per quest’ultimi, sviluppare fin da subito un atteggiamento orientato alla crescita personale e professionale può fare la differenza nel raggiungere i propri obiettivi. Come si può coltivare l’attitudine giusta per raggiungere si il successo ma soprattutto per trarre le soddisfazioni e la motivazione che permettano di guardare al futuro con positività?


Nel caotico mondo del lavoro di oggi, l’attitudine giusta può essere il segreto per il successo. Molte volte ci concentriamo esclusivamente sulle competenze tecniche, i titoli di studio e sull’esperienza, dimenticandoci che l’approccio che abbiamo verso il lavoro svolge un ruolo fondamentale nel determinare quanto lontani si può arrivare nella propria carriera professionale.


La modalità di affrontare il lavoro, la scuola e le sfide che si presentano sul proprio percorso formativo o professionale gioca un ruolo cruciale nel determinare il successo sia a breve ma soprattutto a lungo termine.
Una combinazione di mentalità, comportamento e metodo che si possono sviluppare, modificare ma soprattutto migliorare costantemente. Sviluppare una buona attitudine richiede tempo e tanto impegno, ma d’altra parte può fare una differenza significativa nella carriera e nella vita, e per questo è importante che un apprendista possa muovere correttamente, fin da subito, i suoi primi passi nel mondo del lavoro.

Un elemento intangibile ma essenziale, che può fare la differenza tra un apprendista che fiorisce e uno che si perde lungo il percorso formativo. Troppo spesso sottovalutata nella formazione, l’attitudine al lavoro può stimolare i giovani nell’apprendimento rendendolo una passione piuttosto che un obbligo, può aiutarli a trasformare le sfide in opportunità di crescita e a prepararli ad essere flessibili e pronti ad affrontare il futuro; insomma la chiave per diventare dei professionisti capaci e affermati.


Ma come può un giovane sviluppare e coltivare l’attitudine positiva e allo stesso tempo produttiva? Innanzitutto è essenziale che sia in grado di riconoscere i propri punti di forza, debolezze, passioni e timori così da identificare le aree che richiedono uno sviluppo e a costruire su quelle in cui si eccelle. È importante inoltre stabilire degli obiettivi chiari che fungono da bussola, obiettivi che non devono essere unicamente a livello di crescita professionale ma anche, e soprattutto, personale. Non da ultimo è indispensabile per ogni apprendista sviluppare e coltivare una solida etica del lavoro che include fattori come la puntualità, la responsabilità, l’impegno e il sacrificio; elementi che stanno alla base per crearsi anche la così detta buona reputazione.

Negli ultimi anni si sono riscontrati sempre più problemi legati direttamente al comportamento dell’apprendista sul luogo di lavoro - assenze ingiustificate, mancanza di impegno, linguaggio inadeguato, atteggiamenti poco professionali - sono solo alcuni degli aspetti che, purtroppo, alla lunga portano all’interruzione del percorso formativo. L’azienda formatrice si assume l’incarico della formazione per la parte professionale ma la maggior parte non ha le risorse adeguate, sia in termini di tempo che di competenza, per sostenere i giovani anche nello sviluppo di quella attitudinale, malgrado la consapevolezza che per riuscire a portare termine l’apprendistato questo fattore sia indispensabile.
Troppo spesso la formazione si concentra sulle competenze e sulle carriere, dimenticandosi l’importanza cruciale dell’attitudine nella formazione degli apprendisti. Un giovane con la giusta attitudine ha una forte voglia di imparare, fiducia nelle proprie capacità e una propensione al lavorare bene in team, trasformando il lavoro in un’esperienza collettiva che non può altro che giovare all’economia e alla società intera.