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Sara Rossini24 mar 20242 min read

Sfide e soluzioni per un Apprendistato di successo

Una sfida cruciale affrontata dalle aziende ticinesi e svizzere nel settore dell'apprendistato riguarda l'efficiente gestione dei formatori pratici, ruolo chiave nell’apprendistato. Questi specialisti, pur essendo altamente qualificati nei loro settori, si scontrano con ostacoli nella comunicazione con i giovani apprendisti e nel bilanciamento tra le necessità formative e gli obiettivi aziendali. La situazione si complica ulteriormente quando, oltre ai compiti abituali, i formatori devono assumersi responsabilità aggiuntive senza un concreto alleggerimento del loro carico lavorativo per concentrarsi sulla formazione. Questo impedisce loro di adeguarsi pienamente alle aspettative di una generazione mosse da valori e motivazioni in evoluzione e di trasmettere in modo efficace le competenze richieste.

Consce dell'importanza vitale di un apprendistato di alta qualità per formare i futuri professionisti, le aziende si trovano davanti al dilemma di non disporre di risorse interne sufficienti per superare queste barriere. Emerge come soluzione promettente è l'adozione di un supporto professionale mirato che, affidandosi a risorse esterne specializzate, non grava sulle risorse aziendali. Questo metodo non solo permette ai formatori di sviluppare le abilità necessarie per un apprendistato fruttuoso, ma assicura anche che l'attenzione rimanga focalizzata sugli obiettivi principali dell'azienda. Offre, inoltre, alle piccole aziende la chance di accedere a servizi formativi di alta qualità, aumentando così la loro competitività nell’ambito del reclutamento di apprendisti, in particolare rispetto alle entità con centri di formazione interni.

La necessità di migliorare le competenze formative è stata messa in evidenza da un'indagine condotta dalla SUFFP (Scuola Universitaria Federale per la Formazione Professionale) su oltre 5000 aziende formatrici. Questa ricerca ha svelato una forte aspirazione tra i formatori a rendere il proprio ruolo più integrato all'interno delle aziende, a espandere le proprie competenze formative e a dedicare più tempo agli apprendisti. Sorprendentemente, però, tre quarti dei formatori non beneficiano di alcuna riduzione del carico di lavoro che permetterebbe loro di concentrarsi maggiormente sulla formazione. In un'era caratterizzata dalla cronica carenza di personale qualificato, l'idea di diminuire le ore lavorative per dedicarsi alla formazione può sembrare un'utopia. Tuttavia, questa rappresenta una sfida cruciale che le aziende devono affrontare per garantire un futuro sia per i loro dipendenti che per l'intera economia. 

Per superare queste sfide, è fondamentale riconoscere l'importanza di un apprendistato di successo, che richiede molto più della semplice trasmissione di conoscenze tecniche. È indispensabile instaurare un rapporto basato sulla comprensione reciproca, su una comunicazione efficace e su una capacità di adattamento alle esigenze dei giovani apprendisti. Questo permetterebbe loro di esprimere il loro pieno potenziale in un ambiente aziendale che valorizza e promuove la loro crescita.

Affrontare la questione della formazione e del supporto ai formatori con decisione e strategia non è solo un investimento nel futuro dell'apprendistato, ma anche un passo cruciale verso la costruzione di un tessuto economico più resiliente e innovativo. Le aziende che accettano questa sfida, adottando soluzioni creative e sostenibili per il potenziamento delle competenze formative, si posizioneranno in prima linea nell'attrarre e formare i talenti di domani, garantendo così la loro crescita e successo a lungo termine.

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